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Intervista a Olga Lucia Rojas Luna
Brand Communication Manager
di Alliance for Responsible Mining (ARM)

Olga ci racconti in poche parole cos’è l’Alliance for Responsible Mining e in cosa consiste il tuo lavoro?
La ARM è un team top di professionisti ed esperti provenienti da diversi settori (ingegneri minerari, specialisti dei diritti umani, studi di genere, ingegneria ambientale), tutti allineati con l’obiettivo di apportare un cambiamento positivo nelle comunità legate all’estrazione mineraria artigianale e di piccola scala.
Come responsabile delle comunicazioni Fairmined, il mio lavoro consiste nel tradurre i risultati e gli impatti del team in un linguaggio comprensibile per tutti gli attori della filiera e anche per il pubblico in generale. L’obiettivo è far capire l’importanza di scegliere un oro proveniente da fonti che rispettino i diritti umani, siano libere dal lavoro minorile e non danneggino l’ambiente

Come mai hai deciso di lavorare in questa realtà?
In passato ho avuto l’opportunità di lavorare nel settore finanziario, e le obbligazioni verdi e lo sviluppo sociale erano temi che mi attraeva molto. Si parlava di impatto sociale in grandi gruppi aziendali e ho deciso di cercare altre opportunità proprio nel settore sociale. Questo mi ha portata ad entrare in ARM. Tuttavia la mia consapevolezza si è rafforzata quando sono andata a visitare le miniere certificate (ho avuto anche l’opportunità di vedere le miniere illegali durante quel primo viaggio in Colombia e lì ho visto come usavano il mercurio…). Immagina, ero con un team di tedeschi che voleva fare un documentario sull’oro nel mio paese e con loro ho scoperto le atrocità ambientali che avvenivano nelle zone, atrocità che non vengono riportate nei telegiornali, come per esempio lo sfruttamento del fiume Cauca usato come discarica di mercurio, cosa che non ostacola i bambini che ci vanno a nuotare… Quell’impatto ha cambiato la mia prospettiva: non puoi più cancellare ciò che hai visto. Ed è stato in quel momento che ho pensato che la gente deve sapere, deve conoscere; dobbiamo inclinare il piatto della bilancia dalla parte giusta…

Quali sono le principali sfide che ti trovi ad affrontare?
Comunicare tutta la complessità legata all’oro in modo chiaro e affrontare le informazioni mascherate che si trovano ovunque.
Spiegare alle persone nel mondo, per esempio, che se un gruppo di minatori in una zona di conflitto decide di costruire un centro medico o di pavimentare la strada affinché i bambini possano andare a scuola, e costruire loro un parco giochi, che tutte queste non sono azioni minori. In molte zone della Colombia (remote) non ci sono centri medici, le strade non sono asfaltate e i bambini non hanno scuole. Queste non sono cose già assicurate dallo Stato. Inoltre, le popolazioni vivono nell’incertezza del conflitto politico e spesso in mezzo a fuochi incrociati. Spiegare queste complessità e allo stesso tempo mostrare che Fairmined permette un mondo migliore non è così semplice. Seguo tanti opinionisti sull’oro e sull’industria mineraria che dicono molte cose sull’oro ASM (Artisanal and Small-scale Mining) mettendolo allo stesso livello di LSM (Large Scale Mining). Mi piacerebbe portarli con me nelle miniere in Colombia oppure in Brasile per far fare loro un bagno di realtà. 

Com’è il tuo rapporto con i licenziatari Fairmined nel mondo?
Well, to be truth, lavorare con i licenziatari Fairmined mi connette molto. Perché sento che sono persone che, da dove si trovano (siano essi gioiellieri, designer o fornitori autorizzati), condividono lo stesso mindset, ossia fare le cose nel modo giusto, LASCIARE IL MONDO MEGLIO DI COM’È STATO TROVATO. In altre parole, fanno il loro lavoro e lo fanno pensando al benessere degli altri e delle generazioni future. Anche se non sono cresciuti in una fattoria con un padre minatore che coltiva anche caffè, in un paese basato sulle disuguaglianze ed evitando la violenza, riescono a capire che dietro quel materiale prezioso c’è innanzitutto una persona che lo estrae e poi una filiera che deve essere pulita, trasparente. I licenziatari Fairmined non concepiscono un oro che non racconti una storia giusta. Non si scusano, si assumono la responsabilità. E inoltre, creano cose preziose; sono artisti incredibili.

Pensi che come licenziatari possiamo fare qualcosa per migliorare e dare un maggiore contributo alla gioielleria responsabile?
Assolutamente sì. I licenziatari hanno un ruolo cruciale nel plasmare il settore della gioielleria responsabile. Alcuni di loro sono menti inquiete che si muovono qua e là, creando per impulso, educando il consumatore, formando alleanze di impatto e avvicinandosi ad ARM con idee concrete. Credo che queste siano grandi modalità di contribuzione, che generano conversazioni con altri gioiellieri, con le persone comuni, con i media… Abbiamo una grande sfida di sensibilizzazione su questo tema, e i marchi licenziatari sono i portavoce che possono aiutarci.

Vuoi raccontarci un episodio che ti ha particolarmente colpita durante le tue visite alle miniere certificate?
Nella mia posizione entro in contatto con entrambi i mondi. Da una parte osservo attentamente il lavoro dei gioiellieri, degli orafi, la loro scelta di gemme e altri materiali preziosi, le loro esperienze, gli sforzi e i lanci spettacolari di collezioni uniche: ci sono gioielli che arrivano persino sui red carpet e monete d’oro Fairmined scelte per eventi molto molto speciali, come quelle per il Nobel per la pace.
Dall’altra parte, attraverso la strada e raggiungo un’organizzazione mineraria tra le montagne: grazie al “premio Fairmined”, sta costruendo case per la comunità e un centro per disabili. Mi chiedono di scattare foto con la mia macchina fotografica per renderle “più belle”. Sognano un futuro migliore e, per me, tutto questo ha un senso, soprattutto l’iniziativa di oro giusto ed equo come l’oro Fairmined.
Quando si tratta di sfoggiare un anello splendido la filiera produttiva deve essere impeccabile, non credi?

ETHICAL JEWELS by Gioielleria Belloni
Via Lamarmora, 31
20122 Milano
Italia

info[at]gioielleriabelloni.it
Tel 02 55195451
P.IVA 13114700159

Ethical Jewels

La linea Ethical Jewels di Gioielleria Belloni è la prima realtà in Italia che propone gioielli in Oro Fairmined, etici ed ecosostenibili. Da dieci anni disegniamo anelli, fedi, bracciali, orecchini e girocolli realizzati con oro, diamanti e argento estratti in miniere Fairmined certificate. Oggetti preziosi creati rispettando la natura, l’ambiente e la dignità delle persone.



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