Gianluca Marchesi, colonna portante dello staff di Ethical Jewels da oltre 10 anni, appassionato di sport e papà di Ginevra, una bellissima bimba di 3 anni.

Buongiorno Gianluca
Puoi raccontarci come sei venuto a conoscenza della gioielleria Belloni e perché hai scelto di lavorare con loro?

Dopo aver lavorato 10 anni in un’altra gioielleria ho deciso di cambiare, ho sparso la voce e la gioielleria Belloni è stata tra le prime a contattarmi. Quasi un segno del destino… Dopo un colloquio con Francesco e Luisa ho accettato con gioia la loro offerta di lavoro: ho subito sentito che l’ambiente di lavoro era molto accogliente e che i loro principi, i loro valori corrispondevano ai miei. Così ho iniziato!

In particolare cosa ti ha dato professionalmente il progetto Ethical Jewels? Ha cambiato il tuo punto di vista sulla gioielleria?

Non conoscevo la gioielleria etica, avevo sempre pensato ai gioielli come beni di lusso e, sono sincero, non mi ero mai posto domande antipatiche circa la provenienza delle pietre o i processi di estrazione. Conoscere la gioielleria etica, approfondire, ascoltare l’esperienza dei Belloni e farmi contagiare dalla loro passione sono stati motivi che ancora di più hanno rafforzato la mia decisione di lavorare con e per loro. Il mio punto di vista sulla gioielleria è cambiato totalmente e oggi sono contento di fare la mia parte per diffondere la conoscenza della gioielleria responsabile.

Quali motivazioni – o quali ostacoli – trovi nel trattare con i clienti nel proporre l’offerta Ethical Jewels?

Nessun ostacolo devo dire! I clienti arrivano da tutta Italia proprio perché cercano questo valore aggiunto, l’eticità. E capita spesso che interagiscano con me come se mi conoscessero da anni… Si instaura sempre una relazione di fiducia reciproca.
E anche gli altri clienti, quelli che non conoscono il progetto Ethical Jewels, si dimostrano poi sempre interessati ad approfondire. Questo mi dà molta soddisfazione.

Quali sono le tipologie di clienti maggiormente interessati alla gioielleria etica?

Principalmente sono persone attente all’ambiente e sensibili al tema della tutela dei diritti umani. Persone colte e con un buon livello di istruzione. Molti i giovani.

Che tipo di rapporto hai con Francesco e Luisa? Che atmosfera si respira in negozio?

Luisa e Francesco mi hanno da subito accolto come uno di loro, mai facendo pesare il loro essere titolari. Dopo 10 anni direi di sentirmi come in famiglia.

Infine, hai suggerimenti per gli sviluppi futuri di Ethical Jewels? Qual è la tua visione?

Ogni giorno è una sfida e l’obiettivo è quello di migliorare sempre…. Certamente la tensione è ad incrementare sempre più la proposta di gioielli etici con il desiderio di farli conoscere a sempre più persone.